23 ottobre 2014 Prose basiche. 4. By Giordano Mariani ¶ Posted in Ermetica Prose basiche. 4. 28 Settembre 2014. ς «Battesimo». Impasto la mite sapienza del cuore. Con l’acqua sorgiva dell’ora feriale. Il pane innocente in frumento che dura. 2 Ottobre 2014. ς «Tentazione.». Quando il cuore mi stringe la mano nel gesto chiuso dall’impulso dell’ego, non essere piccolo dentro, ti prego. 3 Ottobre 2014. ς «Rivelazione». Nell’incantesimo della parola, la cosa si rivela. ς «Relazione». Nella pienezza sublime dell’ascolto, il messaggio rende il Silenzio e la comunicazione è comunione. ς «Vocazione». Nella densità evocativa della parola, la cosa splende in sé e di sé. ς «Rituale». Nella parola il desiderio della cosa si spegne o arde del silenzio che anima in origine il segno. ς «Volto». Amo la ruga che nel silenzio estremo dice l’eternità del Tempo. Amo il suo segno lento che dolce sale dentro. ς «Prego». Totem senz’anima, le cose, in bulimie di mondi infranti nella consumazione. In morti nell’istante senza fine. ς «Deriva». L’arte moderna, il selfie di Narciso specchiando l’io nell’ombelico osteso. 4 Ottobre 2014. ς «Tempo.» Lo sviluppo del tempo lineare attinge una nozione. L’eternità esprime uno stato di coscienza. Sono insieme, nella parola del canto. ς «Secolo.» La flessione secolare della Modernità indulge al tempo lineare. La coscienza è un incantesimo a margine. 5 Ottobre 2014. ς «Sincope interiore.» L’empatia, una sincope interiore sul sentiero della funzionalità razionale. 6 Ottobre 2014. ς «Parole mute». Cadono come sassi lanciati lontano in uno stagno senza rumore. Mute e distratte da un silenzio interiore. 7 Ottobre 2014. ς «Quotidiana.» L’epica danza feriale di un fiore di malinconia che canta nell’assenza. ς «Credere». Arde nel cuore di un’infinita solitudine l’ancestrale desiderio di varcare la soglia del Mistero. ς «Potere». L’esiguo scarto di un’ipotesi che atterra l’anima e mette l’ego senza ali in volo. “Umano, troppo umano…”. 19 Ottobre 2014. ς «Copia». I famosi si citano, gli sconosciuti si plagiano. Mantra nell’epoca dell’infinita riproducibilità. ς «Solitudine». Non si esce dalla solitudine tentando il dialogo con parole ipocrite. ς «Copia&Plagio». Ode festiva, ma non festosa, ai traduttor dei traduttor dell’altrui pensiero… ς «Anthropos». Trema nell’orma del silenzio l’infinito arcano dell’eterno e del tempo. Stella minuscola in fronte al vento. ς «Ipocrisia dei silenzi». L’ultima blanda resistenza fra tribali elenchi e scampoli di solipsistici infingimenti. ς «Imago, [ergo sum?]». Il dio dell’apparenza ha condannato i fatti, la verità, l’essenza. 21 Ottobre 2014. ς «Indifesa Innocenza». Varcare ventre a terra di se stessi il confine. Andare oltre sentimenti sepolti come mine. ς «Essere e Tempo». Sventola lieve la coscienza sulla collina del Tempo. Vessillo teso dell’essere veri dentro. ς «Contemplare». Con sguardo immobile, nel cavo di Luce accesa dell’io. Come se l’abitasse un Dio. ς «Altri verranno». Sarai in un Altrove, abitato dal Dio silente che qui ti pose, nell’Innocente rada senza tempo. ς «Soglia». Amo quell’invisibile confine interiore, il sottilissimo istante, in cui tutto accade e non so mai cosa e come. 22 Ottobre 2014. ς «Standard». L’eterna umana danza fra norma e Senso. ς «Profeti&Replicanti». Fra falsi profeti e ignobili replicanti, il giorno dopo sono tutti sapienti e santi. ς «Divino». Lasciami mio Dio sognare un puro amore senza norma, senza destino. Lo stesso che mi ha dato, il Tuo divino. ς «Santità». Tienimi dentro il Tuo divino vento, primo istante, e spargi intorno fiori, l’aroma intenso degli amanti. 23 Ottobre 2014. ς «Fast and Flou». #FF Isole di solitudine flottanti. Tribù di flussi appartenenti. Un rituale stanco, lungo il fiume del silenzio. ς «Istante». Scocca del tempo la freccia amante. Ingiunge l’ora, coglie l’istante. L’Eternità sublime dell’uomo orante. ς «Sogno». Dormo nella traccia silente del tuo canto, sogno. Sento il mormorare lento della vita dentro. E l’innocenza, ali nel vento. ς «Incontro».Ti attendo, nel fiume di un silenzio senza tempo. Alla tua foce muta in grembo. Nella speranza e dentro il senso. ς «Tu sei».Ti sento, cantare nudo lo sgomento. Qui, nella deriva senza scampo del mio tempo. Eppure, ancora un cenno attendo.
6 ottobre 2014 Quarantotto mesi su Twitter. [Exit Summary]. By Giordano Mariani ¶ Posted in Epica feriale Quarantotto mesi su Twitter. [Exit Summary]. Intro. «Appunti di viaggio, per «Quarantotto mesi su Twitter». Uno svolgimento senza contenuti. Ci pensa il tempo. Lo slogan [il titolo di coda?] è sufficiente. Al riparo dalla rappresentazione di se stessi… Pag. [...] HENRI J.M. NOUWEN: «Forza della solitudine», Op. cit.║http://www.extemporalitas.org/forza-della-solitudine/ Pag. [...] Ottobre 2010, Ottobre 2014. [Quattro anni di involontaria ricerca azione? O solitudine in un'esperienza di utopia relazionale? Chi sa….] Pag. [...] Nel silenzio, l’ardua ostensione delle ipotesi che tentano di rispondere al e del vissuto con lacerti di senso e abbozzi di canto. Pag. [...] L’empatia, una sincope interiore sul sentiero della funzionalità razionale. [Prose basiche]. Pag. [...] Una sola certezza, casta erede di una vita analogica. Anche l’ora della relazione digitale ha rare sorelle quando scocca il dolore. Pag. [...] Memento perpetuo [Et analogico, et digitale…]. Solo il dolore vissuto non patisce l’insulto degli artefici del copia incolla interiore con destrezza. Pag. [...] Forse… [perché i retori sempre in agguato conoscono bene l'esercizio della parola estorta e priva di vissuto dentro essi stessi...]. Pag. [...] Un tempo ci furono Maestri e discepoli coerenti. Ora, strusciamenti intellettuali a manomorta tra sedicenti pari. Pag. [...] Vedo la Luce in fondo, la stessa dell’Origine, ed in essa attendo il Congedo. Postfazione La posterità di se stessi medesimi [Il Festival del silenzio senza ascolto].