22 settembre 2014 Prose basiche. 1. By Giordano Mariani ¶ Posted in Ermetica Prose basiche. 1. 20 Settembre 2014. ς “Regesto digitale”. La citazione avvince. Intorno, la tribù, ipse dixit, in estasi si stringe. ς “Solitudine”. Lontano, sull’orizzonte del proprio tempo. Nel silenzio. Pòstero di sé. ς “Coerenza”. L’idea trema nella parola in atto. L’estremo mistero avvince il corpo e il senso. Coscienza chiara del tempo. ς “Canti del tramonto”. Stessa stella ribelle. L’anacoreta, il poeta, il mistico. Sola resiste al canto la notte interiore. ς “Minuetto dei narcisi.” Frali legami. Murati vivi nella torre. Fessure, per taciti servili respiri. Solo ai sodali, dedicati sorrisi. 21 Settembre 2014. ς «Urbe». L’anonimo sedeva al margine. Fiore d’asfalto. Nella fessura dura del silenzio. Stava muto, dentro. Fu moderno. ς “Ribelle”. Sopra, solo un nudo canto di stelle. Dentro, tracce d’un sogno infranto. Nella mano, la sua. Solo e dolce vanto. ς “Mite”. L’accento ferito. La parola terrore andò deserta, sempre. Resistere, voce del verbo lottare coniugato al presente. ς “Identità”. Tautologia di un cammino. Origine e fine del solo destino. Teneramente adagiato in un grembo divino. ς “Ipocrisia”. La nuda distanza di una falsa presenza. Colma di un silenzio teso. La verità nella sua resa. ς “Amicizia”. Teneramente reso alla tua vita. Nella fiducia. Saper che nulla in te di me si spreca. ς “Poeti”. Non fummo noi gli autori del tuo canto. Solo i custodi vivi. La teca aperta di una parola in eterno accolta. ς “Tempus fugit”. Nell’istante, tutto il potere del tuo tempo [Memento...]. Quindi, sarai per sempre polvere nel vento. ς “Orazione laica”. La cella del monaco, nel cuore moderno. La sua parola batte il rintocco al senza tempo. ς “Teofania”. L’amante è solo al colmo dell’abisso, in volo. La Luce fende il suo silenzio. Tutto di lui è teso al vero.