20 aprile 2013 “Saper ascoltare” By Giordano Mariani ¶ Posted in Appunti dal margine Stamani Isabelle Pariente-Butterlin, che seguo su Twitter e che leggo spesso qui, sul suo blog, “aux bords des mondes”, ha scritto una sequenza di twitt. Incalzante ed intensa. Tanto significativa, che non ho resistito alla tentazione di tradurre almeno uno dei twitt, il primo. L’ho sentito come una poetica e diversa declinazione della comunione. E’ la bellissima dichiarazione di una «poetica» forte e delicata. Una sintesi ed insieme un’icona. Vi risuona l’eco di una visione relazionale sinestesica. Vi si respira l’essere in sé della creatura, il suo stigma identitario irrevocabilmente singolare. Unico e irripetibile. Non perché vocato alla solitudine. Al contrario: la nota eccellente dell’armonia, che sembra essere una cifra interiore cara all’autrice, ricorda che la persona è chiamata alla condivisione dei cammini. Mi piace riproporre il testo, nella forma originale dei twitt, e nella traduzione che mi sono permesso di farne, spero in modo rispettoso della visione di Isabelle Pariente-Butterlin. 1.«Saper ascoltare. La musica, la parola dell’altro, il suo silenzio, la nota tenue della sua presenza». 2.«E’ forse perché ognuno di noi ha un modo unico di muovere lo spazio intorno a sé quando s’avvicina, che ogni presenza esprime una diversa nota?». 3.«Tessitura della voce, trama della presenza, ordito del silenzio». 4.«Ed anche tessitura dell’assenza». 5.«Ci sono creature la cui presenza ci tocca musicalmente». 6.«Mi piace che sia vivo tra le persone questo vocabolario musicale: accordarsi, intendersi, essere in accordo, in armonia. Esso risuona proprio come il senso che esprime». Savoir écouter. La musique, la parole de l'autre, son silence, la note tenue de sa présence.20 April 2013 11:55 via webReplyRetweetFavorite@IsabelleP_BI.Pariente-Butterlin Est-ce parce que chacun d'entre nous a une façon unique de déplacer l'air quand il approche que chaque présence a une note différente ?20 April 2013 11:56 via webReplyRetweetFavorite@IsabelleP_BI.Pariente-Butterlin Tessiture de la voix, tessiture de la présence, tessiture du silence.20 April 2013 11:56 via webReplyRetweetFavorite@IsabelleP_BI.Pariente-Butterlin Et aussi tessiture de l'absence.20 April 2013 11:57 via webReplyRetweetFavorite@IsabelleP_BI.Pariente-Butterlin Il y a des êtres dont la présence nous touche musicalement.20 April 2013 12:00 via webReplyRetweetFavorite@IsabelleP_BI.Pariente-Butterlin J'aime entre les êtres ce vocabulaire musical : s'accorder, s'entendre, être en accord, en harmonie. Il sonne juste comme ce qu'il dit.20 April 2013 12:04 via webReplyRetweetFavorite@IsabelleP_BI.Pariente-Butterlin